sabato 12 marzo 2011

San Crisogono: un gioiello nel cuore di Trastevere

L’antica chiesa di San Crisogono, nel rione Trastevere di Roma, a via San Gallicano, è un esempio di cultura e religione da contemplare, nel descrivere una parte della bellezza e la storia spirituale della capitale d’Italia. I rilevamenti archeologici hanno fatto approfondire l’intera area dove ora sorge la basilica, portando alla luce numerosi reperti risalenti alla casa di San Crisogono, posta proprio in quella zona.
La chiesa, di epoca costantiniana, presenta una sola navata e delle vasche che riconducono alla costruzione precedente, si presume una fullonica (luogo dove venivano tinti e lavati i tessuti). Per volere del cardinale Scipione Borghese, nel 1626, la basilica fu ricostruita e, per dirigere i lavori, venne chiamato l’architetto Giovanni Battista Soria. Ad oggi la facciata si propone con un portico con quattro colonne, in granito grigio e rosa, e sulla parte superiore aquile e draghi, simboli della famiglia Borghese. Sul lato destro spicca un campanile di epoca romanica (1124), alto 45 metri con la base di metri 8x8 che fu restaurato nel 1623. L’interno dell’attuale chiesa presenta tre navate, divise da colonne di granito grigio e rosa, ed un pavimento musivo opera dei marmorari romani della famiglia di Cosma, tra i più belli e meglio conservati di Roma. Il soffitto è dorato a lacunari sagomati, in stile barocco, e presenta nel centro la Gloria di San Crisogono, copia dell’opera del pittore Guercino, venduta nel XIX ad un signore inglese.
Nella navata destra, oltre alla Cappella delle reliquie, è stata posta, nel 1954, un’edicola dedicata alla Madonna del Buon Respiro e la Cappella del SS. Sacramento o Cappella Poli, ristrutturata dal Bernini tra il 1677 e il 1680. L’altare maggiore, che presenta alcuni elementi dell’antecedente chiesa del XII secolo, custodisce i resti del martire San Crisogono.
Sulla navata di sinistra troviamo posta un’edicola, disegnata dal Del Vecchio nel 1982, e la Cappella dedicata alla Beata Anna Maria Taigi (1769-1837), sposa devota e madre esemplare. Dalla sacrestia si scende nei sotterranei della Chiesa, che conservano tuttora il titulus Crisogoni, cioè una tabella che indicava un luogo di riunione e di preghiera per i cristiani.
San Crisogono, vescovo originario di Aquileia, venne prima imprigionato poi decapitato durate il regno dell’imperatore romano Diocleziano, il 23 novembre di un anno tra il 303 e il 305. Il suo corpo venne ritrovato da un sacerdote, padre Zoilo, che di seguito lo seppellì. Successivamente il corpo fu inumato a Zara città della Croazia. La Chiesa cattolica di rito romano celebra la memoria del Santo il 24 novembre, giorno successivo alla sua morte, differenziandosi da quella di rito greco che invece lo ricorda il 16 aprile.

Federica Pansadoro

http://www.lottimista.com/cultura/arte/1396-san-crisogono-un-gioiello-nel-cuore-di-trastevere.html





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